Ormai da più di un mese, nel Reparto di Neuropsichiatria, i giovani pazienti animatori stanno lavorando ad un progetto che, è proprio il caso di dirlo, vedrà ben presto la luce!

Nelle poche immagini di documentazione che in questi mesi siamo riusciti a scattare (a differenza di quanto succedeva in passato, l’ingresso è consentito ad un solo operatore e diventa difficile curare anche questo aspetto durante il laboratorio) vediamo spesso i partecipanti con la penna in mano e lo sguardo – e il corpo! – immerso nella luce dello schermo. In queste che pubblichiamo oggi, la penombra dell’ambiente sembra sottolineare il campo energetico che si crea tra gli occhi, le mani e lo schermo. Vediamo, inevitabilmente, solo la superficie del mondo che ci circonda, ma spesso un dettaglio ci colpisce e apre una porticina verso l’interno. L’interno del soggetto fotografato oppure il nostro? Forse si tratta, in percentuale variabile, di entrambe le cose. Per chi ha esperienza del processo creativo (e quindi per tutti gli esseri umani!) non è difficile immedesimarsi nei protagonisti di queste foto, così presi dal disegno in fase, così dentro ad altri mondi! Ma grazie alla vicinanza, alla presenza fisica dei propri colleghi, del gruppo, anche in grado di stare in equilibrio tra mondo interiore e realtà. Una bella sfida, non solo per i pazienti della Neuropsichiatria!

 

CIC in TOUCH “Progetto realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese” 

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