Il ragazzo disegna su una tavoletta

Riceviamo e pubblichiamo con piacere l’articolo di Giada, che ha partecipato ai laboratori estivi, animando le lettera che compongono la frase BE WHO YOU WANT TO BE. Per noi operatori del progetto è sempre estremamente interessante leggere le riflessioni dei giovani pazienti. Tutte contengono alcuni dettagli che accendono lampadine ad illuminare pensieri rimasti in penombra. Oggi per esempio riflettiamo sulla scelta di partecipare ad un percorso di cui non si conosce con esattezza la fisionomia. Ci vuole molto coraggio, soprattutto in un momento come quello del ricovero, in cui di certo non siamo al massimo delle nostre potenzialità. Ringraziamo quindi Giada e le sue colleghe animatrici per aver superato i momenti di difficoltà e le educatrici con cui lavoriamo, che di sicuro in un progettoi a distanza come CIC in TOUCH hanno un’importanza fondamentale.

Quando mi trovavo in Ospedale mi hanno proposto di partecipare a un progetto. In un primo momento ero partita prevenuta poiché non avevo ben capito di cosa si trattasse. Dopo poco ci ho ripensato e mi sono detta: Perché non provarci? E così è stato.
Anche se non si è bravissimi nell’arte del disegno (ve lo dice una che è proprio negata a disegnare) è stato molto bello cimentarsi e provarci.
Durante il ricovero è stato proprio un passatempo e uno svago utile per distrarsi dai brutti pensieri.
Silvia è sempre stata molto chiara e brava a darci consigli per migliorare.
Ho incontrato anche Irene, già conosciuta in quarta elementare perché  avevo partecipato con lei  a questo progetto con il pongo (QUI il film realizzato con le quarte della Scuola primaria di San Zeno – NdR).

Insieme ad altre ragazze abbiamo realizzato un fantastico adesivo con scritto BE WHO YOU WANT TO BE e ogni lettera l’abbiamo fatta diventare un oggetto o un animale; io ho fatto diventare la O un pianeta e la T l’ho trasformata in un gelato. Per fare questo abbiamo usato un programma che si chiama Animation Desk e delle pennine specifiche.

Un aspetto negativo è stata un po’ la connessione non sempre efficace, ma altri problemi non ci sono stati. Sono molto contenta del lavoro che ho fatto e di aver avuto l’opportunità di partecipare.

Giada Rancati