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Abbiamo iniziato a lavorare con Elisa, una bambina di 7 anni che ci raggiunge appositamente nella saletta del Day Hospital di Pediatria Est accompagnata dalla mamma e dal papà, dove possiamo lavorare grazie alla gentilezza di Moreno, Responsabile del Reparto e di tutto il personale. Abbiamo a disposizione 3 tavoli rotondi che riempiamo di cartonicini, matite, forbici e di quello che la giovanissima animatrice ha definito “il macchinario”, cioè il set composto da computer portatile, webcam e scatola luminosa che serve per realizzare le animazioni.

Elisa ha sempre avuto le idee chiare: il primo incontro è arrivata da noi che già aveva perfettamente chiara in mente la storia che avrebbe voluto raccontare. In meno di un’ora ha realizzato lo storyboard, ispirandosi anche ad alcuni cortometraggi che Chiara le ha mostrato. Immediatamente ha capito perchè per noi era importante mostrarle dei film d’autore, dato che ha esclamato: “forse dopo aver visto questi film, il mio sarà ancoooora più bello!”. Durante il secondo incontro ha creato i due personaggi principali e animato la prima inquadratura, facendo molta attenzione a muovere la lumachina Lisa, protagonista del film, in modo che l’andatura fosse lenta, proprio come la desiderava. Ha capito che l’unico modo per ottenere questo risultato era di muovere davvero di poco tra un click e l’altro, impiegando circa 30 minuti per ottenere il passaggio di Lisa da destra a sinistra del campo. Con una concentrazione ed un entusiasmo davvero eccezionali. Fotogramma dopo fotogramma, approfittando del tempo lungo e disteso che avevamo a disposizione, ci ha detto: “Bisogna chiacchierare un po’…anzi…bisogna chiaccherare molto! Non è che uno può stare sempre in casa da solo! Bisogna uscire, avere tanti amici e chiacchierare sennò non è divertente”.

Siamo felici di essere diventati amici e visto che Lisa la lumachina ha appena iniziato la sua piccola avventura, qualcosa ci dice che chiacchiereremo ancora parecchio. Fare un film d’animazione diventa così occasione di ritorno alla normalità della vita attraverso l’incontro e la relazione. L’esperienza del laboratorio, nella sua semplicità, si intreccia con la storia del film: Elisa e Lisa, con calma e determinazione, percorrono il loro sentiero.